Accesso Civico e Modello 231: La Sentenza del TAR Lombardia
CONTENUTO
Il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) Lombardia ha recentemente affrontato un’importante questione riguardante l’accesso civico al Modello 231 di un ente accreditato. Il Modello 231 è un sistema di autoregolamentazione che le aziende possono adottare per prevenire e contrastare la corruzione, in particolare per le società quotate in Borsa. La sentenza del TAR ha messo in luce le modalità di accesso a tali documenti e l’obbligo di trasparenza degli enti pubblici.
Articolo 31 del Codice del Processo Amministrativo
L’articolo 31 del Codice del Processo Amministrativo stabilisce che la domanda per l’accertamento delle nullità previste dalla legge deve essere presentata entro un termine di decadenza di 180 giorni. La nullità può essere sollevata sia dalla parte resistente sia dal giudice d’ufficio[1].
Procedimento di Accesso Civico
Il procedimento di accesso civico è disciplinato dagli articoli 31 e 117 del Codice del Processo Amministrativo. Chiunque abbia un interesse giuridico può richiedere l’accesso ai documenti, inclusi quelli che producono effetti diretti sul richiedente. È fondamentale che l’ente risponda entro i termini stabiliti, altrimenti il richiedente può avviare un’azione di accertamento del silenzio-inadempimento[1].
Termine di Conclusione del Procedimento
La conclusione del procedimento di accesso civico deve avvenire entro un termine massimo di novanta giorni, salvo eccezioni legate alla complessità della richiesta o agli interessi in gioco. Questo termine è essenziale per garantire la tempestività delle informazioni richieste[1].
Sentenza del TAR Lombardia
La recente sentenza del TAR Lombardia ha chiarito che la richiesta di accesso civico al Modello 231 deve essere gestita secondo le tempistiche previste dalla normativa. L’ente accreditato è obbligato a fornire le informazioni richieste in modo tempestivo. La mancata risposta entro i termini stabiliti può portare a un’azione legale per silenzio-inadempimento, sottolineando l’importanza della trasparenza nelle pubbliche amministrazioni[1].
CONCLUSIONI
La sentenza del TAR Lombardia rappresenta un passo significativo verso una maggiore trasparenza e responsabilità degli enti pubblici. Essa ribadisce l’importanza di rispettare i diritti di accesso civico dei cittadini e di garantire che le informazioni siano disponibili in modo tempestivo.
IMPLICAZIONI PER IL DIPENDENTE PUBBLICO / CONCORSISTA
Per i dipendenti pubblici e i concorsisti, questa sentenza evidenzia l’importanza di conoscere e rispettare le normative relative all’accesso civico. È fondamentale che i dipendenti siano preparati a gestire le richieste di accesso in modo efficiente e tempestivo, per evitare possibili contenziosi e garantire la trasparenza dell’ente.
PAROLE CHIAVE
Accesso civico, Modello 231, TAR Lombardia, trasparenza, silenzio-inadempimento, Codice del Processo Amministrativo.
ELENCO RIFERIMENTI NORMATIVI
- Codice del Processo Amministrativo (D.Lgs. 104/2010), Articoli 31 e 117.
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