Toscana - ENOTURISMO NON IN AMBITO AGRITURISTICO

Buonasera, un imprenditore agricole vuole iniziare l’attività di enoturismo non in ambito agrituristico.
Può essere svolto in una cantina non facente parte dell’azienda ma presa in affitto da un privato?
Può essere rilasciato il suolo pubblico da parte del Comune per l’attività di degustazione del vino in abbinamento a prodotti agroalimentari?

A uso di tutti rammentiamo…

Da un punto di vista soggettivo, può svolgere l’attività di enoturismo, fra altri, l’imprenditore agricolo, singolo o associato, di cui all’articolo 2135 del codice civile che svolge attività di vitivinicoltura. Sono previsti dei requisiti professionali e degli standard minimi di qualità.

Fra gli standard mini si legge:

ambienti o spazi dedicati e adeguatamente attrezzati per l’accoglienza e per la tipologia di attività in concreto svolte dall’operatore enoturistico o oleoturistico;


La legge regionale, dato l’ampio spettro di soggetti che possono esercitare l’attività, non previsto regole precise circa i locali di esercizio. Chiaramente, fosse un’attività in ambito agrituristico, si applicherebbero le relative condizioni di cui all’art. 17 e seguenti della LR 30/2003.

Fuori dall’attività agrituristica, io mi rifarei alla generale disciplina della vendita diretta. In sintesi, quando la cantina è presa in affitto (titolo giuridico effettivo), quella cantina diventa un luogo aziendale. In conclusione, direi di sì.

Resta inteso che la definizione afferma: Per enoturismo e oleoturismo si intendono tutte le attività di conoscenza rispettivamente del vino e dell’olio extra-vergine di oliva espletate nel luogo di produzione, le visite nei luoghi di coltura, di produzione o di esposizione degli strumenti utili alla coltivazione della vite e dell’olivo, la degustazione e la commercializzazione delle produzioni vinicole e oleicole aziendali anche in abbinamento ad alimenti, le iniziative a carattere didattico e ricreativo nell’ambito delle cantine e dei vigneti, dei frantoi e degli oliveti.

Quindi, la cantina presa in affitto, dovrebbe essere una parte in più che affianca l’attività svolta in azienda


Per il suolo pubblico, tutto dipende dal reg. comunale. Non si tratterebbe di attività di somministrazione vera e propria ma di degustazione, qualcosa che assomiglia alla somm.ne non assistita. In ogni caso, il reg. comunale sulle occupazione deve parlare in termini generali e astratti: chi può occupare e come?