Ufficio per il processo, stabilizzazione in vista

Addetti all’ufficio del processo verso la stabilizzazione. Il prossimo decreto Pnrr, infatti, dovrebbe prevedere l’assunzione a tempo indeterminato delle figure inserite a febbraio 2022 per supportare il lavoro dei giudici, proprio con i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Nel decreto sarà inserita una norma la quale, emendando il dl 80/2021, conterrà l’autorizzazione in favore del ministero della giustizia a stabilizzare, con decorrenza 1° luglio 2026, i lavoratori assunti a tempo determinato ai sensi degli articoli 11 (addetti all’Upp) e 13 (figure tecniche) del dl 80, i quali hanno lavorato per almeno 24 mesi continuativi nella qualifica ricoperta e risultano in servizio alla data del 30 giugno 2026. La misura segue di un paio di mesi la stabilizza- zione degli addetti fino, appunto, al 30 giugno 2026. Alla fine di novembre dell’anno scorso, infatti, la Commissione europea aveva approvato la richiesta di proroga dei contratti.
L’Upp è stato istituito dal dl 90/2014, che è andato a inserire l’articolo 16 octies nel dl 179/2012. Nella norma si legge testualmente che viene prevista la creazione di «strutture organizzative denominate Ufficio per il processo». La nuova struttura, tuttavia, è stata poco valorizzata negli anni successivi alla sua istituzione. Nell’ultima legislatura si è deciso di intervenire, sfruttando i fondi del Pnrr. Il Piano infatti mette in risalto l’Ufficio per il processo, stanziando 2,3 miliardi di euro per 16.500 assunzioni di laureati a tempo determinato. Il primo concorso, svoltosi alla fine di novembre 2021, aveva portato all’assunzione a termine di 8.171 profili, ma la precarietà del posto e le varie problematiche sorte con le incompatibilità avevano ridotto il numero di addetti che era arrivato intorno ai 5 mila.
(Italia Oggi 6-2-2024)