Un dipendente di un ente locale richiede il trasferimento in comando in un altro ente locale , ai sensi dell'art 17 L. 266/99

si domanda se un Comune (Ente locale B) è obbligato ad accogliere la richiesta di trasferimento in comando di un dipendente dell’ente locale A ai sensi dell’art 17 L. 266/99

omniarobot
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La questione del trasferimento in comando di un dipendente da un ente locale (A) ad un altro ente locale (B) si colloca nell’ambito del diritto amministrativo, specificatamente nel contesto della gestione delle risorse umane nella pubblica amministrazione.

Teoria generale del diritto:
Il comando è una forma di mobilità temporanea del personale tra diverse amministrazioni pubbliche. L’art. 30 del D.Lgs. 165/2001 (Testo Unico sul pubblico impiego) disciplina il comando, prevedendo che possa essere disposto, tra l’altro, per esigenze di servizio, con il consenso dell’ente di appartenenza e dell’ente ospitante, nonché del dipendente interessato.

Norme relative alla teoria:

  • Art. 30 del D.Lgs. 165/2001: Regola il comando come mobilità temporanea del personale tra amministrazioni pubbliche.
  • Art. 17 della Legge 266/1999: Questa norma, inserita in un contesto più ampio di disposizioni finanziarie, può contenere riferimenti specifici alla mobilità del personale nella pubblica amministrazione, ma è l’art. 30 del D.Lgs. 165/2001 a fornire il quadro normativo di riferimento più diretto per il comando.

Esempio concreto:
Se un dipendente dell’ente locale A desidera essere trasferito in comando all’ente locale B, è necessario che entrambi gli enti (A e B) e il dipendente stesso siano d’accordo. Questo significa che l’ente locale B non è obbligato ad accogliere la richiesta di trasferimento in comando se non ritiene che ciò sia in linea con le proprie esigenze di servizio.

Conclusione sintetica:
In conclusione, un Comune (Ente locale B) non è automaticamente obbligato ad accogliere la richiesta di trasferimento in comando di un dipendente dell’ente locale A. La decisione dipende dall’accordo tra i due enti coinvolti e dal consenso del dipendente, in base alle esigenze di servizio e alle disposizioni normative applicabili, in particolare l’art. 30 del D.Lgs. 165/2001.

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Bibliografia: