Validità graduatoria assegnazione posteggi mercato

Buongiorno, in sede di revisione del regolamento per la disciplina dell’esercizio del commercio in area pubblica si disciplina l’assegnazione del posteggio (concessione max 12 anni) mediante bando pubblico in seguito al quale verrà stilata una graduatoria. Volevo chiedere quanto è lecito che rimanga in vigore la graduatoria e se la scelta della durata è discrezionale. Grazie a chi mi può dare una risposta.

Non c’è una norma che regola questo aspetto. Posso dirti che, in genere, per casi del genere non si prevedono graduatorie di durata. SI mettono a bando i posteggi, si trovano i concessionari e se si arriva alle ipotesi di decadenza si rimettono a bando i posteggi resisi liberi. Meglio fare così per dar modo ai commercianti di partecipare ogni volta dando le stesse possibilità a tutti. In assenza di una norma (come quella dei concorsi pubblici) è preferibile aggiudicare ai vincitori senza ripescare a distanza di molto tempo

Grazie per il riscontro.
Ma se l’amministrazione volesse comunque inserire una validità? 2 anni possono essere considerati troppi? Limitano la concorrenza e il favor partecipationis?
Vorrei porre un altri quesiti. Di solito nelle zone litoranee vicino al mare nel periodo estivo vengono collocate delle bancarelle no food. Sarebbe opportuno regolamentarle (Es. Previa manifestazione interesse) e stabilire il periodo giusto (maggio-settembre o giugno-settembre)?
Si possono qualificare come mercatini stagionali?
Inoltre i mercati straordinari sono solo previsti per periodi brevissimo (1giorno) o brevi (max una settimana) o queste rientrano nella definizione di fiere e sagre?
Grazie ancora.

Volevo chiedere anche se le bancarelle/mercatini estivi no food possono essere qualificati come concessione di posteggi temporanei fuori mercato.

Invece per quanto riguarda i criteri da inserire nei bandi per l’assegnazione dei posteggi in concessione dove è possibile prendere spunto aggiornato è coerente con la normativa comunitaria considerando che la legislazione nazionale delle concessioni in Italia e sotto la lente dell’ UE. Qualcuno sostiene che per esempio l’anzianita’ di esercizio della attività non sia un criterio coerente con la normativa comunitaria perché limita la concorrenza.
Grazie

mah… potrebbe essere ragionevole. Magari, sarebnbe meglio tirare fuori una motivazione adeguata in base al fine.

Certo. La PA deve sempre agire con imparzialità. Sul forum, anche quello vecchio, trovi molti post sulle ragioni giuridiche (e giurisprudenziali) che portano sempre alla necessità di una procedura pubblica per quanto anche semplice e snella. In tali casi, in genere, la PA emette un avviso per trovare un soggetto che poi gestisce i vari mercatini (sclelta degli operatori, pubblicità, decoro, pulizia, orrganizzazione ecc.). Se è la PA stessa a organizzare e gestire tutto deve fare un bando per trovare i soggetti concessionari.

dipende dalla legge regionale e dalle relative definizioni. In ogni caso, se non è fiera in senso stretto o fiera promozionale (se esiste la definizione) allora sono manifestazioni straordinarie del commercio su AAPP da disciplinare con regolamento comunale specifico

Mah… la Bolkestein dice che occorrono delle concessioni a termine e delle procedure ad evidenza pubbliche per ri-assegnarle nuovamente. Sui crietri la cosa è più opinabile. Certo è che non sono ammissibili primi per l’opertatore uscente (presenze in quel posteggio) ma un mix di anzianità generica ponderata con altri elementi qualitativi può reggere

Grazie infinite per il prezioso aiuto.