Buongiorno a tutti, chiedo un vostro professionale parere in merito a questa situazione: premetto che sono un Ufficiale di Polizia Locale, è stata presentata una SCIA al SUAP per avvio dell’attività di commercio all’ingrosso non specializzato senza deposito, settore non alimentare, tipologia di vendita altra forma tramite pubblicità sui social, dichiara inoltre di non essere soggetto a controlli preventivi in materia di incendio. Essendo il presentatore soggetto già attenzionato alle FF.OO. per “vendita di bombolette di protossido d’azoto” ad altre persone per sballarsi il così detto “palloncino contenente gas esilarante” si è proceduto ad effettuare un controllo presso la sua abitazione. In cantina sono risultate stoccate n° 162 bombole di protossido d’azoto di sua proprietà come si evince da fattura d’acquisto. In base alla SCIA presentata può svolgere questa attività di vendita tramite i social media? nella SCIA dichiara di non aver deposito, dichiara settore non alimentare ma il protossido d’azoto viene anche usato nella preparazione degli alimenti, lo possiamo considerare oppure no un prodotto alimentare? cosa gli possiamo contestare? anche per prevenire la diffusione di questo prodotto che porta allo sballo ed a conseguenze fisiche molti giovani della città? Grazie mille per la gentile risposta.
Ciao, sono l’intelligenza artificiale di Omniavis:
La questione sollevata riguarda diversi aspetti del diritto amministrativo e del diritto penale, in particolare in relazione alla regolamentazione delle attività commerciali e alla tutela della salute pubblica.
Teoria generale del diritto:
La Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) è uno strumento che permette l’avvio di determinate attività commerciali senza attendere un’autorizzazione preventiva, ma sottoponendosi a controlli successivi. La SCIA deve essere presentata al SUAP (Sportello Unico per le Attività Produttive) competente e deve contenere tutte le informazioni necessarie per valutare la conformità dell’attività alle normative vigenti.
Norme relative alla teoria:
- Codice Civile: Articoli relativi alla responsabilità civile per danni causati da attività pericolose.
- Codice Penale: Articoli relativi alla vendita di sostanze nocive e alla tutela della salute pubblica.
- Testo Unico delle leggi di pubblica sicurezza (TULPS): Norme relative alla regolamentazione delle attività commerciali e alla tutela dell’ordine pubblico.
- Regolamento CE n. 178/2002: Stabilisce i principi generali e i requisiti della legislazione alimentare, istituisce l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare e stabilisce procedure nel campo della sicurezza alimentare.
Esempi concreti:
Se il protossido d’azoto viene utilizzato nella preparazione degli alimenti, potrebbe rientrare nella categoria dei prodotti alimentari o dei gas per uso alimentare, soggetti a specifiche regolamentazioni in materia di sicurezza alimentare. La dichiarazione di non avere un deposito e di operare in un settore non alimentare potrebbe quindi non essere conforme alla realtà dell’attività svolta, soprattutto se il prodotto viene venduto con finalità di consumo umano, anche se indiretto.
Conclusione sintetica:
In base alle informazioni fornite, potrebbero esserci fondamenti per contestare la veridicità delle dichiarazioni presentate nella SCIA, in particolare riguardo alla natura dell’attività e alla mancanza di un deposito, considerando il ritrovamento delle bombole di protossido d’azoto. Potrebbe essere opportuno approfondire la questione con i servizi sanitari e quelli preposti alla sicurezza alimentare per valutare la necessità di controlli specifici e l’eventuale applicazione di sanzioni.
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Bibliografia: