Vendita all'ingrosso settore non alimentare in immobile ctg. C/2

Buongiorno, mi è stata trasmessa sul portale una comunicazione per l’avvio di attività di commercio all’ingrosso non alimentare e l’immobile ha come ctg. catastale D2. E’ possibile la vendita o necessita la destinazione commerciale dell’immobile?
Ringrazio

Vendita all’Ingrosso di Prodotti Non Alimentari in Immobili Censiti C/2: Normative e Requisiti

CONTENUTO

La vendita all’ingrosso di prodotti non alimentari in immobili classificati nella categoria catastale C/2, ovvero magazzini e locali di deposito, è un’attività che può risultare compatibile con l’uso catastale. Tuttavia, è fondamentale verificare la conformità urbanistica e la destinazione d’uso commerciale, oltre a rispettare i requisiti normativi in materia di sicurezza, antincendio, igiene e accessibilità.

In primo luogo, è necessario controllare il certificato di destinazione urbanistica e, se del caso, la comunicazione di inizio attività (SCIA) o il permesso comunale. La destinazione commerciale o di deposito può richiedere una variazione d’uso se il regolamento edilizio o il piano urbanistico locale non consente la vendita diretta dal locale. Questo aspetto è cruciale per evitare sanzioni e problematiche legali.

Per avviare un’attività all’ingrosso, è obbligatorio iscriversi al Registro delle Imprese e ottenere una posizione IVA. Se le vendite sono rivolte al pubblico, è necessaria la segnalazione certificata per l’esercizio commerciale, secondo la normativa regionale e comunale vigente.

In aggiunta, ci sono requisiti tecnici da rispettare. È fondamentale garantire la conformità degli impianti (elettrico, termico) e ottenere le certificazioni di prevenzione incendi, specialmente per superfici e merci sensibili, in conformità con il D.M. 3 agosto 2015 e le successive norme tecniche antincendio. È altresì necessario rispettare le norme sulle barriere architettoniche (L. 13/1989 e D.M. 14/6/1989) e le disposizioni sulla sicurezza sul lavoro (D.Lgs. 81/2008).

CONCLUSIONI

In sintesi, avviare una vendita all’ingrosso di prodotti non alimentari in un immobile C/2 richiede una serie di verifiche e adempimenti normativi. È essenziale non solo rispettare le normative urbanistiche, ma anche garantire la sicurezza e l’accessibilità del locale. La pianificazione e la consultazione con esperti del settore possono facilitare il processo e prevenire problematiche future.

IMPLICAZIONI PER IL DIPENDENTE PUBBLICO / CONCORSISTA

Per i dipendenti pubblici e i concorsisti, comprendere queste normative è cruciale, poiché possono trovarsi a gestire pratiche relative a nuove attività commerciali. La conoscenza delle procedure e dei requisiti normativi permette di fornire un servizio efficiente e di garantire il rispetto delle leggi vigenti, contribuendo così a un’amministrazione pubblica più efficace.

PAROLE CHIAVE

Vendita all’ingrosso, prodotti non alimentari, categoria catastale C/2, conformità urbanistica, SCIA, sicurezza sul lavoro, antincendio, barriere architettoniche.

ELENCO RIFERIMENTI NORMATIVI

  1. D.Lgs. 81/2008 - Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro.
  2. L. 13/1989 - Norme per il superamento delle barriere architettoniche.
  3. D.M. 14/6/1989 - Norme tecniche per il superamento delle barriere architettoniche.
  4. D.M. 3/8/2015 - Norme tecniche di prevenzione incendi per attività commerciali.
  5. Normativa urbanistica/edilizia comunale - Regolamenti locali per destinazione d’uso e SCIA.

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Direi di no ma come dico sempre, il comune ha la postestà pe regolamentare l’uso dei fabbricati e quindi occorre un confronto con il servizio urbanistica. In questo caso, però, si tratta di una destinazione d’uso ricettiva a fronte di un effettivo che, invece, necessiterebbe di un’uso commerciale.