Vendita di pastigliaggi all'interno di edicola

Buongiorno, è pervenuta una SCIA per una rivendita in forma esclusiva di giornali e riviste abbinata ad un esercizio di vicinato che risulta vendere svariati prodotti che vanno dalla cartoleria, ai detersivi e ai pacchetti di grissini e biscotti confezionati, nonchè bibite in lattina e bottiglie di vino. Si chiede:

  • se i generi alimentari citati possano rientrare nella definizione di pastigliaggi (cioccolatini, caramelle, confetti, ecc) non soggetti al possesso del requisito professionale;
  • se i pastigliaggi possano essere venduti senza requisito professionale, anche all’interno delle edicole, come previsto dall’art. 5, comma 6 bis della L.R. Piemonte n. 28/1999 che recita espressamente: “L’autorizzazione per la rivendita della stampa quotidiana e periodica rilasciata ai sensi degli articoli 1 e 2 del decreto legislativo 24 aprile 2001, n. 170 (Riordino del sistema di diffusione della stampa quotidiana e periodica, a norma dell’articolo 3 della legge 13 aprile 1999, n. 108) consente l’esercizio della vendita di pastigliaggi vari confezionati senza il possesso dei requisiti professionali previsti dalla legge per la vendita dei prodotti alimentari", in considerazione del contenuto della risoluzione del Mise del 12/12/2013 , prot. n. 205493 che sembrerebbe escludere tale possibilità di vendita alla categoria degli “edicolanti”.
    Grazie.

Direi di no, i pastigliaggi sono ripresi dalla vecchia tabella speciale dei tabaccai che ai sensi del DM 571/96 sono: Pastigliaggi vari (caramelle, confetti, cioccolatini, gomme americane e simili).
Essendo una deroga al possesso dei requisiti, questa deve essere interpretativa in senso tassativo. La LR sancisce l’estensione alle rivendita della stampa senza requisiti professionali ma solo, ripeto, per i pastigliaggi
Ad uso di tutti, questa la risoluzione ministeriale citata:

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