Vendita diretta al dettaglio in attività industriale

Alla luce della Circolare n. 3467/c del 28/05/1999, che assimilava l’attività industriale a quella artigianale per quanto riguarda la vendita diretta nei locali di produzione o nei locali adiacenti, tale principio può valere anche nel caso in cui l’attività industriale che volesse vendere direttamente nei locali di propria produzione, di fatto non produce internamente il prodotto ma utilizza dei terzisti esterni che assemblano il loro prodotto utilizzando i materiali che fornisce la ditta stessa?
Dalla visura camerale risulta attività “fabbricazione mobili per arredo domestico mediante terze imprese” , iscritta con qualifica di piccolo imprenditore.
Grazie

Siamo in una zona grigia.

La circolare (quindi non una norma… peraltro del 1999… forse il legislatore avrebbe dotuto aggiornare in questi anni la norma) fa esplicito riferimento ai locali di produzione.

A mio avviso il distinguo è nella definizione di commercio (art. 4 d.lgs. 114/98): chiunque professionalmente acquista merci in nome e per conto proprio e le rivende ad altri commercianti, all’ingrosso o al dettaglio, o ad utilizzatori professionali, o ad altri utilizzatori in grande (all’ingrosso) oppure direttamente al consumatore finale (al dettaglio).

Se l’impresa è in una condizione diversa da quella sopra non fa commercio ma vendita.
Ad esempio se lei “paga” all’impresa terza il solo servizio di assemblaggio… e non il bene.