Una associazione di parrocchiani (azione cattolica) di una frazione del comune, durante la festa del patrono organizza solitamente un banchetto con oggetti usati o fatti a mano, utilizzando il ricavato per fare beneficenza alla parrocchia. Quest’anno vorrebbero aggiungere a questi oggetti anche alcuni prodotti alimentari che sono stati regalati loro dai parrocchiani di un altro comune durante una sorta di “gemellaggio” : si tratta infatti di prodotti tipici di questo paese (legumi, salumi, formaggi) tutti confezionati e/o sottovuoto. E’ possibile? Occorrono particolari requisiti o autorizzazioni?
Da un punto di vista igienico-sanitario devono garantire il rispetto della normativa di sicurezza e implementare un piano di autocontrollo. La regione Toscana ha sposato la tesi che anche queste fattispecie minori siano sottoposte all’applicazione del Reg. CE 852/04 (notifica sanitaria e piano di autocontrollo)
Per il resto si applica la stessa normativa del non alimentare e qui dipende dai particolari. In Toscana puoi fare appello all’art. 17 della LR 62/18. Non è chiaro se occorrano i requisiti professionali ma puoi mutuare dalla somm.ne temporanea dove non occorrono.