Vendita pastigliaggi c/so tabaccheria e requisiti professionali per nuovo esercizio alimentare

Salve, è pervenuta allo sportello una pratica di subentro nell’esercizio di somministrazione alimenti e bevande in distributori automatici.
Il dichiarante compila la parte dei requisiti professionali asserendo di averli maturati negli anni precedenti e indicando di essere stato titolare di esercizio di vicinato per la vendita di generi alimentari. Da una verifica nell’archivio d’ufficio è emerso che il soggetto è stato titolare di esercizio di vicinato NON alimentare per la vendita di generi di monopolio (tabaccheria). L’ufficio ha chiesto ulteriore specifica per permettere la verifica del requisito professionale e lo stesso integra una dichiarazione dove sostiene di possedere diploma di liceo scientifico (fine anni 80) ed esperienza nella vendita di pastigliaggi, snack etc…facendo riferimento a una deroga ai requisiti professionali per particolari tabelle merceologiche in capo alle tabaccherie. Posto che l’orientamento dell’ufficio è quello di non ritenere validi i requisiti professionali dichiarati, si chiede se tale orientamento sia giusto o vi siano norme/pareri che indicano invece la.maturazione dei requisiti professionali alimentari per l’attività esercitata come tabaccheria. Grazie.

Sul punto specifico non ho mai trovato prese di posizioni precise. È vero che i tabaccai, per prassi ormai pacifica, sono esonerati dai requisiti professionali per vendere i pastigliaggi ma che tale vendita rappresenti un’esperienza valida per acquisire il requisito professionale non è altrettanto vero. Anzi, a rigor di logica, se per tale vendita non è richiesta professionalità allora tale vendita neppure la fa acquisire. Il diploma liceale non è un requisito valido