Vendita stampa quotidiana e periodica in negozio alimentari

Buongiorno
leggendo il d.lgs. 170/2001 per la vendita stampa in punti vendita non esclusivi, capisco che un negozio di alimentari (Regione Veneto) non può vendere anche stampa a meno che non sia media o grande struttura. Giusto? Avrei un alimentari (esercizio vicinato) con autorizzazione degli anni '80 che vorrebbe passare l’attività al figlio, e da quanto ho capito fanno esattamente quello che ho descritto, vale a dire vendita stampa in negozio alimentari. Adesso cosa facciamo? Dovranno fare una Scia di subingresso per alimentari e non, e dovrò dare loro la notizia che non possono più vendere stampa? Grazie mille…

Da quando il settore è stato liberalizzato il problema è molto relativo. Adesso, non vedo problemi legali se un esercizio commerciale è un esercizio “multi-attività” ovvero svolge in modo congiunto attività diverse. E’ vero che il PVNE non prevede l’esercizio di vicinato ma non si può negare, a priori, la possibilità, per un esercente, di avviare, nel solito luogo, l’esercizio di vicinato (SCIA) + punto vendita esclusivo (SCIA). Sono due SCIA che viaggiamo parallele. Sono fatte salve le esigenze igienico-sanitarie ma questo a che fare con l’organizzazione degli spazi e non con il “sì o no”. Resta inteso, che se uno percorre questa soluzione, è tenuto vendere sia la stampa quotidiana che quella periodica.

Nel tuo caso, se si tratta di subingresso, reputo la situazione comunque legittima a prescindere. Il vero trasferimento d’azienda (vendita, affitto, donazione, ecc.) avvenuto per atto pubblico (notaio), dà perfetta continuità alla situazione giuridica in atto: alla fine è una mera sostituzione soggettiva della stessa azienda che resta tale, compresa la situazione giuridica che gravita intorno ad essa. Cambia l’impresa ma non cambia l’azienda. Quindi, o la situazione era già illegittima a prescindere o il subingresso nulla aggiunge e nulla toglie a quella situazione.