Buonasera a tutti, nel caso in cui un il titolare di una attività commerciale al dettaglio (scia chiaramente già presentata) volesse concedere in determinate e specifiche occasioni degli spazi a altri commercianti per vendere i propri prodotti (si occuperanno quindi direttamente loro della vendita dei relativi bene senza conto vendita) deve richiedere delle specifiche autorizzazioni? O eventualmente sarà in capo ai soggetti a cui potrebbero esser concessi gli spazi l obbligo di avviare un iter autorizzativo?
Casistica un po particolare di cui non riesco a venire a capo.
Si tratta di una delle tante ipotesi di coworking / esercizio congiunto. Tale ipotesi non è proibita dalla legge, anzi il d.lgs. n. 59/2010 la contempla in via generale sotto l’indicazione dell’attività multidisciplinare. La cosa ha più rilevanza privatistica che amministrativa. Da un punto di vista amm.vo è sempre un esercizio dove ognuno ha le sue responsabilità e i suoi requisiti e le sue necessità abilitative.
Nel tuo caso, dal punto di vista abilitativo, la cosa può essere declinata come affidamento di reparto oppure come vero e proprio avvio di esercizio unito a quello che c’è già. Sarebbero da vedere i dettagli. In questo caso, però, quello che c’è già dovrebbe fare una comunicazione di riduzione di superficie di vendita in parallelo all’avvio dell’altro.
Ti ringrazio Mario, come sempre estremamente preciso e puntuale.
Nel caso di specie dovrebbe esser addirittura limitato a un singolo evento della durata di massimo due giorni e il soggetto che definirei “locatario” ha chiaramente “in pancia” tutte le autorizzazioni del caso per lo svolgimento della sua attività ab origine. Casistica in ogni caso molto particolare da analizzare ai fini amministrativi, considerato anche il breve lasso temporale.
però se si reca in un luogo e “batte scontrino” quel luogo, anche se per un giorno, diventa un quid soggetto a SCIA di vicinato. Meglio se trovano, fra di loro, delle formule per evitare questa necessità. Magari può dire di essere lì solo per pubblictà e la vendita è effettuata dall’ospitante (da vedere fiscalmente come potrebbe stare in piedi)