Vendite sottocosto

Buongiorno,

il caso in questione è una sanzione ad un supermercato in materia di “vendita sottocosto”… preciso che avevano presentato corretta comunicazione al Comune tramite SUAP (Veneto).

Nello specifico la Polizia Locale in sopralluogo li ha sanzionati perché:

a) non avevano indicato in maniera chiara ed inequivocabile il quantitativo disponibile per ciascuna referenza dei prodotti sottocosto presso l’esercizio commerciale - art. 3, comma 1 lettera a) del D.P.R. n. 218/2001.

b) non era stata indicata la percentuale di sconto ed il prezzo di vendita originario – art. 15 comma 5 del D.Lgs. n. 114/98.

Riassumo brevemente ciò che il legale del supermercato ha scritto nelle memorie difensive e cioè, rispettivamente, che:

a) affermano che nel volantino, oggetto di pubblicità del sottocosto, avevano indicato il quantitativo complessivamente a disposizione nei complessivi punti vendita. (esempio 46.000 pezzi disponibili, cioè il numero di pezzi faceva riferimento alla quantità complessiva disponibile per tutti i negozi) e che nel punto vendita c’erano i medesimi volantini che avevano già distribuito presso abitazioni, locali ecc…
Inoltre, a loro dire, si tratta di un punto vendita riconducibile al medesimo soggetto giuridico e che, in casi di necessità, i prodotti vengono trasferiti da un punto vendita ad un altro.

b) affermano che i prodotti erano appositamente acquistati (come da fattura) per la vendita straordinaria e non era possibile indicare il prezzo normale di vendita e la percentuale di sconto.
Inoltre, affermano che, il caso di prodotti non in assortimento o acquistati appositamente per l’effettuazione di una vendita sottocosto, non è disciplinato dalle norme.

Ho visto la circolare n. 3528/C e le risoluzioni MISE n. 40538 del 23/03/2015 e n. 69837 del 18/05/2015, ma in occasione di un incontro per sostenere le loro motivazioni, la Società insiste per una interpretazione loro favorevole ed archiviare il procedimento.
Sottolineano che “Si ritiene che il Codice del Consumo, ritenendo necessario e sufficiente che l’informazione sia veritiera e corretta , permetta una interpretazione evolutiva della norma del 1998, ciò sia con riguardo ai prodotti disponibili e cambio/scambio dei prodotti tra filiali, sia al riguardo della necessità di indicare il prezzo normale di vendita di prodotti non in assortimento e che sono privi di un prezzo normale. Indicare un quantitativo minimo per punto vendita, crea paletti non giustificati alla libertà di iniziativa economica e di rispondere come meglio l’impresa ritiene alle richieste dei consumatori partendo da un assurdo obbligo di dare una informazione distorta senza che né il consumatore, né l’Azienda, né lo Stato ne abbiano vantaggio. (Indicare il numero minimo impedisce di trasferire merci tra filiali a seconda delle effettive richieste ed esigenze di clientela).
Si vincolerebbe un quantitativo di prodotto a rimanere in filiale impedendone la vendita laddove ne fosse richiesto”.

Avrei piacere di avere una vostra opinione in merito… prima di preparare l’ordinanza di ingiunzione al pagamento che dev’essere ampiamente motivata…

Ringrazio anticipatamente.

Che dire, indicare un numero minimo, (come dicono le varie circolari) non mi pare un paletto alla libertà di iniziativa economica. Un numero minimo di partenza c’è sicuramente che poi può aumentare in base alle esigenze. Possono stare bassi in modo che sicuramente, quel numero lì, è disponibile nello specifico negozio.

Sui prezzi direi la stessa cosa nel senso che approvo la verbalizzazione. La norma indica un obbligo abbastanza preciso riferendosi proprio all’art. 15 comma 5 della norma del 98 la cui funzione, come dice la norma speciale è quella della garanzia della tutela e della corretta informazione del consumatore. Questo non contrasta con i più moderni principi in materia di liberalizzazione.

In parole povere, vedo più difficile costruire una motivazione per l’archiviazione che non una per l’ingiunzione.

Qua le risoluzioni citate (per tutti i lettori):


Vediamo se qualchje utente del forum più operativo di me sa di qualche prassi specifica

Grazie mille del sollecito riscontro.