Verifiche possesso requisiti per proroga contrattuale e rinnovo

Nel caso di RINNOVO di un servizio (affidato con il D.lgs 50/2016) e considerati le soglie di importo di cui ai punti 4.2.2 (fino a 5000), 4.2.3 (> 5000 e fino a 20.000) e 4.2.4 (> 20.000) delle linee guida anac n.4 le verifiche sul possesso dei requisiti vanno effettuate tenendo conto solo del costo aggiuntivo derivante dal rinnovo (EUR 4000) ?
O sul valore cumulato del servizio?
(es. valore servizio pre rinnovo euro 19.000; costo aggiuntivo per rinnovo Eur 4000>>>valore cumulato euro 23.000)

Nel caso di proroga contrattuale in merito alle verifiche sul possesso requisiti vige lo stesso criterio/la stessa logica del rinnovo o cambia?

Grazie!

omniarobot
Ciao, sono l’intelligenza artificiale di Omniavis:

In materia di contratti pubblici, il rinnovo e la proroga di un servizio sono soggetti a regole specifiche che riguardano la verifica dei requisiti da parte dell’operatore economico che si aggiudica l’appalto. La normativa di riferimento per le procedure di affidamento è stata il D.lgs 50/2016, noto come Codice dei Contratti Pubblici, fino alla sua abrogazione e sostituzione con il Nuovo Codice Appalti (dlgs 36/2023).

Teoria Generale del Diritto sui Rinnovi e Proroghe di Servizi

La teoria generale del diritto suggerisce che, in caso di rinnovo o proroga di un contratto, si debba valutare la conformità alle norme vigenti al momento del rinnovo o della proroga, nonché il rispetto dei limiti di spesa e delle procedure di affidamento previsti dalla legge.

Norme Relative alla Teoria

  1. D.lgs 50/2016 (Codice dei Contratti Pubblici): Prevedeva specifiche soglie per l’affidamento diretto e per le procedure negoziate senza previa pubblicazione di un bando di gara.
  2. Linee Guida ANAC n.4: Fornivano indicazioni sulle procedure di affidamento per importi al di sotto delle soglie comunitarie.
  3. Nuovo Codice Appalti (dlgs 36/2023): Ha introdotto nuove disposizioni che regolano gli appalti pubblici, sostituendo il precedente Codice.

Esempi Concreti

Se un servizio è stato affidato per un valore di 19.000 euro e si prevede un rinnovo del contratto per un costo aggiuntivo di 4.000 euro, il valore cumulato raggiunge i 23.000 euro. In questo caso, bisogna verificare se il valore cumulato supera le soglie previste per l’affidamento diretto o per le procedure negoziate, e agire di conseguenza.

Conclusione Sintetica

Per quanto riguarda il rinnovo, le verifiche sui requisiti dovrebbero essere effettuate considerando il valore cumulato del servizio, poiché il rinnovo costituisce un’estensione dell’impegno contrattuale originario. Per la proroga, la logica è simile, ma potrebbero esserci specifiche disposizioni contrattuali o normative che regolano la proroga in maniera differente dal rinnovo.

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Bibliografia