Violazioni ordinanze sindacali e legge 447/95

Regione Basilicata - Chiedo anticipatamente venia per eventuali strafalcioni per l’ambito normativo di riferimento.
Un pubblico esercizio è stato oggetto di accesso ispettivo da parte della GDF, durante un piccolo trattenimento musicale autorizzato dall’ufficio preposto, la quale ha provveduto ad irrogare sanzioni mediante apposito verbale per violazioni:

  • di ordinanza sindacale in materia di inquinamento acustico e disturbo delle quiete pubblica ai sensi dell’ art. 10 c.1 L.447/1995 (per € 10.000);

  • oltre che di emissioni sonore oltre l’orario in deroga concesso dal sindaco mediante apposita ordinanza (relativa a tutti i p.e. per l’anno 2025) fino alle ore 01:00 del giorno successivo alla data di inizio del piccolo trattenimento.

Detto ciò occorre precisare quanto segue in materia di inquinamento acustico:

  • la regione Basilicata non ha ottemperato a quanto previsto dall’art.4 della L447/95;
  • il Comune a sua volta non ha provveduto ad effettuare una zonizzazione per l’inquinamento acustico;
  • l’istanza per piccolo trattenimento musicale è stata presentata in bollo mediante modello in autodichiarazione per il non superamento dei limiti di emissione previsto dalla normativa nazionale;
  • l’autorizzazione è stata concessa per n.1 intrattenimento settimanale nel rispetto della normativa nazionale indicando l’orario di inizio e di termine nel rispetto delle ordinanze vigenti.

Orbene:

  • l’ente poteva concedere l’autorizzazione al piccolo trattenimento in assenza della normativa regionale e della zonizzazione comunale?
  • l’autodichiarazione del rispetto delle emissioni nei limiti previsti dalla legge poteva essere inoltrata da parte del gestore del p.e. senza la presentazione di relazione da parte di tecnico Enteca per ogni tipologia di trattenimento?

Infine, successivamente a questi fatti, sempre la GDF ha provveduto a inoltrare all’ente altra relazione di servizio (video) attestante la violazione, seppur per pochi minuti, delle disposizioni previste dalle ordinanze vigenti in materia di inquinamento acustico (forti emissioni sonore oltre le ore 01:00 senza alcuna autorizzazione emessa dall’ente), senza presentare apposito verbale di sanzione agli uffici come fatto al punto descritto in premessa.
In merito a questo, l’ufficio cosa dovrebbe disporre? La sanzione amministrativa prevista dalle ordinanze? La sospensione dell’attività?

Grazie!

Violazioni di Ordinanze Sindacali e Legge 447/95: Cosa Devi Sapere

CONTENUTO

Le ordinanze sindacali sono strumenti normativi adottati dai sindaci per disciplinare comportamenti che garantiscano la sicurezza e l’igiene pubblica. Questi atti amministrativi, se violati, possono comportare sanzioni amministrative che variano a seconda dei regolamenti comunali o delle norme del Codice della Strada. La legge 447/1995, che si occupa della tutela dall’inquinamento acustico, conferisce ai sindaci poteri di intervento immediato, inclusa l’adozione di ordinanze per contrastare rumori nocivi.

In particolare, la legge 447/95 non stabilisce direttamente le sanzioni per le violazioni delle ordinanze sindacali, ma rimanda ai regolamenti comunali e alla normativa regionale. È quindi fondamentale che i cittadini e i dipendenti pubblici siano a conoscenza delle disposizioni locali per evitare sanzioni.

La giurisprudenza ha chiarito che le ordinanze sindacali devono essere motivate e proporzionate. Ordinanze che risultano generiche o sproporzionate possono essere impugnate e annullate dal Tribunale Amministrativo Regionale (TAR). Pertanto, è importante che i sindaci e i funzionari pubblici prestino attenzione alla formulazione di tali atti per evitare contestazioni legali.

In caso di violazione di un’ordinanza sindacale, il soggetto interessato ha la possibilità di impugnare l’atto attraverso un ricorso al TAR o presentando opposizione all’ordinanza-ingiunzione. È consigliabile consultare il regolamento comunale specifico e il testo della legge 447/95 per avere un quadro chiaro delle norme applicabili.

CONCLUSIONI

Le ordinanze sindacali rappresentano uno strumento fondamentale per la gestione della sicurezza e dell’igiene pubblica. Tuttavia, è essenziale che siano redatte in modo chiaro e motivato per evitare problematiche legali. La legge 447/95 offre un quadro normativo specifico per la gestione dell’inquinamento acustico, ma le sanzioni derivanti dalle violazioni delle ordinanze sono regolate a livello locale. La conoscenza delle norme e dei regolamenti è cruciale per evitare sanzioni e per garantire una corretta applicazione delle disposizioni.

IMPLICAZIONI PER IL DIPENDENTE PUBBLICO / CONCORSISTA

Per i dipendenti pubblici e i concorsisti, comprendere il funzionamento delle ordinanze sindacali e la loro relazione con la legge 447/95 è fondamentale. Essi devono essere in grado di redigere atti amministrativi che rispettino i principi di proporzionalità e motivazione, evitando così possibili impugnazioni. Inoltre, è importante che siano informati sulle procedure di impugnazione e sulle sanzioni previste, per fornire un servizio efficiente e conforme alla legge.

PAROLE CHIAVE

Ordinanze sindacali, legge 447/95, inquinamento acustico, sanzioni amministrative, proporzionalità, motivazione, impugnazione, TAR.

ELENCO RIFERIMENTI NORMATIVI

  1. Legge 26 ottobre 1995, n. 447 - “Legge quadro sull’inquinamento acustico”.
  2. Codice della Strada (D.Lgs. 30 aprile 1992, n. 285).
  3. Regolamenti comunali relativi alle sanzioni amministrative.
  4. Giurisprudenza del TAR in materia di ordinanze sindacali.

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Così, su due piedi, mi pare una situazione un po’ confusa…

Ti elenco i punti che non sono chiari:

  1. Perché - a prescindere dall’eventuale superamento di limiti di emissione/immissione, che configurano una questione differente - dopo l’abrogazione del secondo comma dell’art. 124 del R.D. 635/1940 il Comune avrebbe dovuto autorizzare lo svolgimento di “piccoli trattenimenti musicali” all’interno di pubblici esercizi? Oppure stiamo parlando di vero e proprio “pubblico spettacolo”, cioè di qualcosa di completamente diverso dalla cosiddetta “musica di allietamento”? (la differenza tra le due situazioni è stata affrontata nel forum tantissime volte)
  2. In che senso la GdF avrebbe contestato, nell’ambito del primo controllo, la violazione di un’ordinanza sindacale emessa ai sensi dell’art. 9 della legge 447/1995? (a tale norma fa infatti riferimento la sanzione prevista dall’art. 10, comma 1)
  3. In assenza di una misurazione ufficiale da parte dell’organo di controllo tecnico (ARPA), come sono stati accertati i superamenti dei limiti di legge in assenza di deroga del Comune ed in contrasto con la dichiarazione sostitutiva del titolare relativa al rispetto degli stessi limiti?