Commercio all'ingrosso non alimentare (sede)

Buonasera
Volevo porre un quesito solo ai fini di fugare eventualmente una perplessità che condivido qui.
Vi sembra possibile aprire un’attività di commercio all’ingrosso non alimentare (sarebbe un’attività secondaria per un’impresa artigiana già esistente ed iscritta al R.Imprese ed Albo Artigiani) con sede dell’attività presso il garage dell’abitazione (che è anche sede ditta) dichiarando quindi come categoria dell’immobile interessato C06? Secondo voi c’è possibilità che possano contestarmi la cosa in qualche modo anche per via della destinazione d’uso?
Grazie

DAVIDE F.

Direi che si tratta di una funzione con compatibile con il fabbricato in questione. In ogni caso, il governo del territorio è una questione complessa che ogni comune può declinare in modo diverso pur nel rispetto dei principi di base. Se si trattasse di un mero magazzino che funge da appoggio in relazione a una vendita solo on-line, allora potrebbe anche reggere anche se la vedo molto tirata anche in questo caso.

Vedi pst come questo:

Ok effettivamente non sarebbe il massimo il C6 per il commercio. Ma trattandosi di commercio all’ingrosso non sarebbe come il commercio al dettaglio dove esisterebbe un vero e proprio negozio, ma solo un punto di appoggio per la merce (eventualmente anche a titolo dimostrativo, ma più come deposito). La sostanza è che so esistere vari casi nei quali per il commercio all’ingrosso sia stata dichiarata - nella scia camerale - come sede dell’attività l’abitazione del titolare (che spesso è anche sede ditta). Forse sarebbe in maggior misura accettabile mettere la sede del commercio all’ingrosso direttamente riferita all’immobile categoria A02 (abitazione)? D’altronde non abbiamo a disposizione un C02.
Che dici Mario? Meglio optare per A02?
Grazie

un conto è la sede legale (qui non vedo problemi) e un conto è la sede operativa. Il commercio all’ingrosso implica una movimentazione merci in arrivo e in uscita: mezzi che arrivano per scaricare e mezzi dei clienti che arrivano per caricare. La civile abitazione non è compatibile.

Come dicevo prima, a volte le modalità di esercizio sono quasi esclusivamente on-line senza che neppure la merce arrivi in deposito (il commerciante compra la merce dal produttore e la spedisce al cliente senza neppure possederla fisicamente). In questi casi il carico urbanistico è minimo ma nel caso classico del locale aperto al pubblico, il carico urbanistico è alto.

I dettagli fanno la differenza e, ripeto, ogni comune, nella sua funzione del governo del territorio, declina gli aspetti di dettaglio in modo autonomo. Occorre sentire il servizio competente.

Ok d’accordo.
Grazie per la partecipazione.

Buona serata