In considerazione che un pub/ristorante ha l’agibilità commerciale e destinazione catastale C1 mentre la discoteca e sala da ballo etc. hanno agibilita turistiche ricreative (non credo sia commerciale) e destinazione catastale D3,
Si può rilasciare un autorizzazione permanente per Discoteca sala da ballo teatri etc. art. 68 e 80 tulps da svolgere in locali già autorizzati per la somministrazione di alimenti e bevande, ogni Venerdì sabato e domenica dalle 21.00 alle 03.00, con capienza non superiore a 100 persone?
Possono coesistere due destinazione d’uso e due categorie catastali diverse, negli stessi locali con la sola agibilità commerciale?
grazie
Quando si tratta di quesiti così particolari in materia destinazione d’uso diventa difficile rispondere. Il governo del territorio è cosa comunale e la discrezionalità è ampia. Il DPR n. 380/2001 detta i principi, le destinazioni d’uso di base:
*Salva diversa previsione da parte delle leggi regionali, COSTITUISCE MUTAMENTO RILEVANTE della destinazione d’uso ogni forma di utilizzo dell’immobile o della singola unità immobiliare diversa da quella originaria, ancorché non accompagnata dall’esecuzione di opere edilizie, purché tale da comportare l’assegnazione dell’immobile o dell’unità immobiliare considerati ad una diversa categoria funzionale tra quelle sotto elencate: *
a) residenziale;
*a-bis) turistico-ricettiva; *
*b) produttiva e direzionale; *
*c) commerciale; *
*d) rurale. *
La destinazione d’uso dell’immobile o dell’unità immobiliare è quella stabilita dalla documentazione di cui all’articolo 9-bis, comma 1-bis.
Quindi, nel tuo caso, se il trattenimento è stato demandato al turistico ricettivo, si tratta di altro uso la cui mutazione sarebbe RILEVANTE. Ergo, non ammissibile. Ripeto, però, che tutto dipende dalla regolamentazione comunale.
La classificazione catastale rileva solo ai fini fiscali
salve,
il problema è chi dice che le discoteche e sale da ballo sono attività turistiche ricreative? dove sta scritto?
grazie
All’interno degli strumenti urbanistici comunali.
Ci dovrebbe essere una sorta di glossario che individua sia le diverse destinazioni d’uso corrispondenti alle varie “categorie funzionali”, sia il loro carico urbanistico.
Non è detto che una diversa “categoria funzionale” sia inammissibile in termini assoluti: occorre vedere cosa prevede per quella “zona urbanistica” il c.d. piano regolatore comunale.
E’ per questa che senza conoscere gli strumenti urbanistici comunali è impossibile dare una risposta al quesito iniziale.
La categoria catastale è ancora una cosa diversa, rilevante ai fini fiscali.
Come dice Marco e come avevo detto sopra, il comune ha in mano il governo del territorio e declina le varie sub categorie funzionali. Se vi è incompatibilità, la cosa si può risolvere con un cambio d’suo ma per capire se è ammissibile, occorre vedere quello che ha indicato Marco. Lo strumneto urbanistico comunale dice “cosa” “dove”
Infatti guardando lo strumento urbanistico del Comune risulta area residenziale e tra l’altro sottoposto a vincolo di frana.
Guardando il nuovo documento Do.c.Fa le discoteche e sale da ballo risultano essere una sottocategoria della Categoria D8.
Quindi avremo nello stesso locale/edificio, due attività con due categorie diverse.
Alcune regioni declinano la questione guardando la destinazione d’uso prevalente in termini di superficie e, quindi, ammettendo usi diversi residuali. In ogni caso, è l’uffiicio tecnico comunale a dipanare la matassa
DECRETO 17 dicembre 1992, n. 564 Regolamento concernente i criteri di sorvegliabilità’ dei locali adibiti a pubblici esercizi per la somministrazione di alimenti e bevande.
Art. 5
2. Le comunicazioni interne fra i locali adibiti a pubblico esercizio e i locali aventi diversa destinazione, esistenti alla data di entrata in vigore del presente regolamento debbono essere chiuse a chiave durante l’orario di apertura del pubblico esercizio e deve essere impedito l’accesso a chiunque.
e qui come la mettiamo?