Licenza d'esercizio per attrazione in asd

Buongiorno a tutti.
Un’associazione sportiva ha chiesto attribuzione di codice identificativo per scivolo gonfiabile. Sentiti nel merito, sostengono di non dover successivamente fare domanda di licenza di esercizio in quanto associazione senza scopo di lucro e quindi equiparabili ad un privato. Qual è la vostra opinione? Rilasciare un codice identificativo ad un’attrazione non è propedeutico al rilascio di una licenza per la gestione? Ha senso registrare e basta?
Grazie mille

A volte capita che le attrazioni siano registrateanche da soggetti che poi non le utilizzano. Tizio detiene e registra attrazioni che poi vende con già il codice assegnato.

Tuttavia, se Tizio, anziché essere mero detentore/proprietario è anche gestore, allora il dm 18/05/2007 prevde la necessità dell’abilitaizone ex art. 69 TULPS
gestore: soggetto che ha il controllo dell’attività di spettacolo viaggiante e a cui fa capo la titolarità della licenza di cui all’art. 69 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza

Puoi valutare il fatto che il gestore, nel caso che citi, non eserciterebbe un’attività aperta al pubblico ma utilizzerebbe l’attrazione a scopi privati.
Diciamo che siamo in una situazione limite ma se l’associazione usa l’attrazione in eventi, manifestaizoni ecc. allora deve avere l’abilitaizone ex art. 69 ai sensi della norma citata. Il lucro o meno c’entra fino ad un certo punto. Ciò che è rilevante è l’uso in contesti ragionevolemente pubblici.

Grazie mille. A questo punto direi di attenersi alla sola richiesta che è stata fatta, magari ribadendo in sede di attribuzione del codice che qualora l’utilizzo fosse aperto ad un pubblico più ampio che va oltre gli iscritti, sarebbe necessaria una licenza di esercizio. Concordi?
Tra l’altro, proprio ieri ho scoperto che si tratta di un’attrazione alla quale era stata annullata la precedente targhettatura per illegittimità (tecnico non abilitato). A questo punto è considerata nuova oppure no? Ti ringrazio, buona giornata

sì, ritengo che quanto dici possa essere una soluzione. Direi che siamo di fronte ad una nuova registrazione.

Di nuovo buongiorno, sto preparando la lettera di convocazione della commissione per quanto riguarda l’argomento di quesito…
Nel DM 18 maggio 2007 leggo all’art. 4 lett. b): (la commissione) “sottopone l’attività ad un controllo di regolare funzionamento nelle ordinarie condizioni di esercizio e all’accertamento di esistenza di un verbale di collaudo redatto da professionista abilitato o di apposita certificazione da parte di organismo di certificazione accreditato”.

Siccome nella documentazione che ho ricevuto ho soltanto il libretto dello scivolo, che in effetti contiene il necessario (manuale d’uso e libretto dell’attività), vorrei capire se devo chiedere già ora questo verbale di collaudo citato nel DM e farlo caricare nella documentazione a portale prima di andare in commissione, oppure è un documento che dobbiamo trovare in loco il giorno prefissato?

Inoltre, non si può parlare di gestore, ma solo di proprietario in assenza di licenza, giusto?

Grazie mille dell’aiuto
L.

Non c’è uniformità procedurale. Il collaudo sarebbe il collaudo annuale previsto dal DM redatto da tecnico. IN sede di verifica ai fini della registrazione il collaudo può essere assorbito dal verbale della CCVLPS oppure può essere richiesto dalla stessa. Se non hai un regolamento che dettaglia in modo preciso gli allegati obbligatori, puoi anche rimandare alla discrezionalità della CCVLPS. Può essere presente collaudo redatto e firmato da un professionista abilitato oppure certificazione redatta e firmata da un organismo di certificazione accreditato.

Sulla seconda domanda concordo: ok registrazione senza gestore

Grazie davvero… abbiamo fior fiore di consulenti qui ma nessuno da mai risposte concrete come voi…

Scusami se continuo sull’argomento primo collaudo… è corretto specificare nel verbale della commissione quello che tu suggerisci, e cioè che il primo collaudo può consistere nel parere favorevole della commissione? Oppure è un’interpretazione che non posso giustificare con riferimenti normativi, e di cui posso avvalermi soltanto successivamente all’espressione favorevole della commissione, in sede di attribuzione del codice? Spero di essermi spiegata adeguatamente… Grazie ancora