Pareri enti competenti

A seguito di:

  • richieste di pareri da parte del SUAP agli Enti competenti finalizzate al rilascio di autorizzazioni;
  • trasmissione da parte del SUAP agli Enti competenti delle SCIA avvio attività;
    in alcuni casi le Amministrazioni rispondono con descrizione dello stato della pratica (es. edilizia, sanatoria etc.) senza rilasciare alcun PARERE ESPRESSO, però affermando ad esempio:
  • che il fabbricato non è fornito della regolarità circa la destinazione d’uso in quanto la SCIA RELATIVA AL CAMBIO DESTINAZIONE D’USO E’ SOSPESA IN ATTESA DI DOCUMENTAZIONE INTEGRATIVA
  • PER L’IMMOBILE NON RISULTA ALCUN VALIDO TITOLO ABILITATIVO EDILIZIO IN QUANTO A SEGUITO DI RICHIESTA DI SANATORIA LA STESSA NON E’ STATA DEFINITA.

Il SUAP, non avendo avuto un parere esplicito, come deve procedere?

Grazie

È difficile dare una risposta, dipende dai particolari. IL discorso sarebbe lungo. In generale, possiamo affermare che il SUAP non ha nessuna competenza ma è un modello procedimentale. Il SUAP è un filtro dal quale passa ogni pratica/ogni comunicazione in ingresso o in uscita fra impresa e PA competente. Il SUAP non chiede parere. IL parere è richiesto dalla PA competente all’altra PA che la norma individua autorità co-decidente. Il SUAP, in teoria, quindi, invia la pratica alla PA competente affinché questa si esprima con otto che diventa provvedimento quando il SUAP lo notifica al privato. La questione è sicuramente ingarbugliata ma il principio è questo. Non entro nella conferenza dei servizi e nei rapporti fra SUAP (ufficio procedente) e altre PA competenti.
La PA competenti dovrebbero esprimersi in termini certi e univoci. Di fronte a una SCIA dovrebbero indicare se la relativa attività è conformabile o no. Nel caso del “no” deve seguire un provvedimento di divieto prosecuzione.
Per approfondire sulla SCIA puoi vedere qua: