buongiorno, mi trovo in questa situazione:
tempo fa un operatore ha presentato SCIA per apertura rimessaggio all’aperto, autodichiarando di essere a posto con tutte le normative.
Ora, dopo più di un anno (fuori termini per autotutela), il proprietario dell’area invia un esposto in Comune in quanto dice che l’attività non è in regola con le pratiche edilizie ed in effetti la rimessa a cielo aperto, a seguito di approfondimento interno risulta regolarmente concessionata (Permesso di costruire per asfaltatura del parcheggio e realizzazione locale guardiania) ma non possiede l’agibilità poichè il proprietario sta facendo “opposizione” e non rilascia la delega per confezionare la pratica finale…
Sulla base dell’esposto ho inviato una comunicazione di avvio procedimento per verifica regolarità dell’attività, invitando l’operatore a produrre il certificato di agibilità… ma sono in dubbio: è lecito vietare l’attività (in più oltre i termini di autotutela) per la mancanza dell’agibilità dell’autorimessa a cielo aperto? che pericolo può esserci per la salute?? forse sarei più orientata a non far utilizzare il solo locale guardiania, ma in quel caso, non diviene più una questione edilizia che non del SUAP?
PS: nel nostro comune il SUE istruisce pratiche edilizie attività produttive; il SUAP non si occupa di pratiche edilizie ed è autorità procedente.
ovviamente ho richiesto come SUAP il parere edilizio ma, come troppo spesso accade, lo stesso è molto evasivo e recita “l’attività risulta compatibile dal punto di vista urbanistico e le opere sono regolarmente licenziate. Le stesse però non risultano suffragate dall’agibilità”.
ringrazio a chi mi potrà dare suggerimenti su come gestire questa situazione.
grazie