Sanzioni per dehors abusivo

Egregi esperti,
Un soggetto, titolare di un esercizio pubblico, ha installato un dehors autorizzato, occupando però, abusivamente, parte della carreggiata, e costruendo, altrettanto abusivamente, una tettoia in legno, usata prevalentemente per l’affissione di manifesti pubblicitari.

Il responsabile SUAP, a seguito di sopralluogo del sottoscritto, emette ordinanza di demolizione delle opere realizzate senza titolo e ordina il ripristino dello stato dei luoghi.

Come accertato da mio successivo sopralluogo, l’interessato ottempera alle disposizioni dello SUAP, ma a distanza di alcuni giorni occupa la stessa parte di carreggiata e ricostruisce la citata tettoia (l’interessato era già stato sanzionato ai sensi dell’art. 20 cds).

In questi casi come si procede, considerato che il trasgressore fa anche musica di piano bar, con piano posizionato sul marciapiede a ridosso dell’esercizio?

-occorre redigere nuovo verbale per occupazione abusiva della carreggiata?

-E per la tettoia?

-occorre fare forse qualche denuncia alla Procura della Repubblica?

Grazie infinite.

Ma…, è il seguito della stessa situazione che avevamo già affrontato in un tuo post del mese di aprile?

Se nel frattempo il tizio ha dapprima rimosso l’occupazione abusiva e poi ne ha realizzata un’altra tale e quale, ne consegue che è un fatto nuovo in cui ha commesso (di nuovo) le medesime violazioni della volta precedente.
Onde evitare di ripetere ancora le stesse cose a proposito delle occupazioni abusive a fini commerciali, forse sarebbe il caso che ci esponessi quali sono i tuoi dubbi rispetto a quello che era già stato scritto a suo tempo.
Anche per quanto riguarda la diffusione di musica da piano bar, è un argomento che nel forum è stato affrontato più e più volte…

Carissimo Marco C90,
grazie per la risposta.
Si, si tratta del medesimo trasgressore e delle medesime violazioni.
Intanto ritengo che il caso indicato nel presente quesito è un classico esempio di reiterazione dell’illecito e di condotta elusiva dei provvedimenti amministrativi, per il quale non ho delle certezze in merito alla procedura da applicare.

Pertanto le sarei immensamente grato se mi fornisse alcuni spunti al riguardo per questo caso, che devo risolvere in settimana come da richiesta sindacale.
Le domande che vorrei porle sono le seguenti:

  • Per quanto riguarda l ’occupazione di suolo pubblico, va redatto nuovo verbale di accertamento e contestazione ai sensi dell’art. 20, commi 1 e 4, C.d.S.? (secondo me l’illecito è stato nuovamente commesso in maniera autonoma rispetto alla prima volta (quindi nuova violazione → nuova sanzione- La sanzione già applicata non è stata però ancora pagata).
  • Per quanto riguarda invece la nuova costruzione abusiva della medesima tettoia, realizzata in assenza di titolo abilitativo e già oggetto di ordinanza di demolizione, la stessa integra un illecito edilizio ai sensi dell’art. 44, comma 1, lett. b) del DPR 380/2001? (realizzazione di opere in assenza del permesso di costruire).
  • Per questa occorre una ulteriore ordinanza di demolizione? In caso affermativo, come si procede se non dovesse ottemperare a quest’ultima?
  • Poiché è già stata emessa ordinanza di demolizione ed è stato ripristinato lo stato dei luoghi, la ricostruzione configura una nuova fattispecie penale, o un semplice inadempimento dell’ordinanza precedente?
  • Per il caso in questione c’è anche il rischio di inosservanza dei provvedimenti dell’autorità: art. 650 c.p.? (inosservanza di provvedimenti dell’autorità).
  • Se il piano e l’attività di intrattenimento dovessero ostacolare il transito dei pedoni, c’è anche una ulteriore violazione dell’art. 20 C.d.S. e, se il marciapiede è completamente occupato, anche art. 158, comma 1, lett. h) C.d.S. (sosta sul marciapiede).
  • L’illecito edilizio in parola deve essere comunicato alla Procura della Repubblica?
  • Per ultimo: il tempo da concedere per la demolizione è di 90 gg. o quello concesso dal responsabile con l’ordinanza di demolizione?
    Le sarei molto grato se mi illustrasse in un elenco i vari passaggi procedurali.
    Grazie infinite per la risposta che vorrà fornirmi…

Se c’è un’occupazione abusiva della sede stradale, la prima norma di riferimento è senza dubbio l’art. 20 C.d.S… Trattandosi poi di un’occupazione abusiva a fini commerciali, non dimenticherei quanto previsto dall’art. 3, comma 16, della legge 94/2009.
Si tratta di un illecito nuovo ed autonomo. La questione di una possibile “reiterazione” e del mancato pagamento della prima sanzione è irrilevante per voi perché la norma non contempla aggravanti.

Sarebbe impossibile, oltre che deontologicamente scorretto, esprimere dall’esterno una valutazione sulla presunta rilevanza penale di un’opera edilizia senza avere la benché minima conoscenza della stessa (dimensioni, caratteristiche costruttive, destinazione d’uso, eventuale temporaneità, ecc.), della disciplina urbanistica regionale e degli strumenti urbanistici comunali vigenti; quanto sopra, soprattutto con un’opera piuttosto indefinita individuata come “tettoia in legno, usata prevalentemente per l’affissione di manifesti pubblicitari”.
Per queste cose, avete un ufficio tecnico con cui confrontarvi.

In riferimento a cosa? La prima ordinanza era stata rispettata.

Questo dipende, sta a voi verificare le caratteristiche dell’occupazione abusiva del suolo pubblico.
Però, scusa, violazione ex art. 158 C.d.S. per la “sosta” di un pianoforte sul marciapiede??? :thinking: :roll_eyes:

Anche per questo, vedi sopra (confrontatevi con l’UT).