Buongiorno,
al SUAP del mio Comune è giunta una pratica per subentro in precedente attività di estetista a seguito di cessione di azienda. L’ufficio edilizia, dopo richiesta di verifica edilizia e urbanistica sulla base dei dati già forniti dall’utente, esprime “parere contrario” perché la planimetria allegata non corrisponde a quella dell’ultimo titolo edilizio abilitativo e richiede una “cila in sanatoria con successivo nuovo accatastamento”. Essendo (per poco) entro i 60gg dell’art. 19 comma 3, la scia deve essere dichiarata inammissibile per mancanza del requisito della conformità edilizia del locale ovvero, trattandosi di cila edilizia da presentare (quindi, di fatto, non valutabile dall’edilizia in termini di ammissibilità o ricevibilità, come per la scia edilizia), può essere chiesta conformazione documentale con presentazione di cila e accatastamento entro 30gg? Peraltro, il SUAP è anche in attesa del sopralluogo dei vigili - sezione edilizia in verifica delle ripartizioni interne del locale indicate nella pratica, ma non arriverà certamente prima dello scadere dei 60gg. Vi ringrazio molto per la disponibilità.
La SCIA è ricevibile. Fossi io il responsabile del procedimento giudicherei l’attività (non la SCIA) come conformabile entro un termine, senza sospensione dell’attività. E’ la stesso ufficio edilizia che esprime la conformabilità. Non si tratta di un fabbricato abusivo/inagibile nel suop complesso tale da determinare il divieto di prosecuzione.
Quindi, in applicazione dell’art. 19, comma 3, emetterei un provvedimento del genere. Attenzione, il comma 3 citato indica un termine NON INFERIORE a 30 gg. Quindi, 30 gg è il minimo che puoi concedere, vedi te se non concedere di più.
Vedi qua:
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