Sempre in tema di p.e. e musica ed intrattenimenti e spettacoli all'aperto

Salve.
Premesso che nota rivista di settore scrive così: <<E’ stato, quindi, eliminato l’obbligo per i titolari del pubblici esercizi di richiedere la licenza ex art. 69 per effettuare, nelle aree di tali esercizi, piccoli spettacoli e trattenimenti, liberalizzando l’esecuzione di ogni tipologia di intrattenimento, quali juke box, musica dal vivo o da ascolto, Karaoke, piccoli spettacoli senza impianti scenici o palchi in pub, ristoranti, bar, alberghi, stabilimenti balneari.>>
Qualcuno sostiene anche l’intrattenimento con DJ al contrario di chi sostiene che non può essere mai ancillare.
Cosa s’intende per piccoli spettacoli ed intrattenimenti ?
Quelli che si svolgono senza il pagamento di alcuna maggiorazione del prezzo della consumazione, senza alcuna pubblicità, senza attività danzante, senza personaggi famosi, senza la preparazione delle sale o del plateatico con allestimenti scenici, palchi o altre strutture che possono trasformare il pubblico esercizio in locale di pubblico spettacolo?
E se si affiggono locandine pubblicitarie per le strade e sul web?
Quelli che non diventano preponderanti, slegati dall’attività principale di somministrare alimenti e bevande?
Cosa s’intende per preponderante slegato?
Quello in cui la maggior attrattiva è lo spettacolo e l’intrattenimento?
E come si accerta tale preponderanza ?
Ad esempio se il piccolo intrattenimento o lo spettacolo richiama 100 o 200 persone, passanti che si fermano ad assistere?
E se il piccolo spettacolo o intrattenimento viene ripetuto sistematicamente ogni fine settimana per tutta l’estate?
Il p.e. anche se non di tipo “C” è autorizzato a svolgerli liberamente?
E se il volume del piccolo intrattenimento o spettacolo arriva alle stelle la manifestazione rimane sempre di tale natura in tal caso basta una semplice deroga all’impatto acustico?
Quindi in questo contesto che senso ha dire che possono fare anche musica d’ascolto?
P.S. La Regione Emilia Romagna non mi pare la pensi proprio così o sbaglio? Si veda l’allegato.
PICCOLI TRATTENIMENTI con ATTIVITA di P.E…2014 dopo modifica TULPS E.R…pdf (60,8 KB)

Grazie per chi potrà rispondermi.

Argomento interessante, che, forse, con un’eccessiva superficialità, mi sentirei di semplificare con un’unica risposta da conciliare con le numerose domande poste.
Credo, insomma, che la libertà d’impresa (balneare) turistica, consente al titolare del p.e. di fornire al cliente ogni tipo di servizio.
Lo spettacolo, insomma, diventa tale, allorquando non è rivolto al solo cliente (compresa una ristretta cerchia di ospiti), ma è rivolto alla generalità delle persone (indici di pubblicità dell’evento, sono sicuramente le programmazioni on line o mediante locandine, insegne, e altre forme di attrazione della clientela) oppure, ancorché rivolto solo ai clienti, quando questi debbono pagare un supplemento per potervi partecipare.
Secondo me, ci sono anche degli indici oggettivi che caratterizzano il pubblico spettacolo, tipo la realizzazione di strutture accessorie (non necessariamente riconducibili alla balneazione), quale la sostanziale modifica della destinazione d’uso dell’arenile o degli altri spazi della concessione marittima (tipo l’allestimento di palchi da concerto e simili): aiuta, sicuramente, un’ordinanza locale che stabilisce in quali circostanze si può orgaizzare un evento che non sia da considerare pubblico spettacolo.
Insomma, alla fin fine, non dobbiamo troppo vincolarci alla forma, ma alla sostanza di ciò che accade e secondo regole di buon senso, è possibile acclarare l’abusivo esercizio si un’attività di pubblico trattenimento.