Somministrazione non assistita, regione Toscana

Salve,
per un locale di somministrazione non assistita (focacce farcite vendute al banco, con possibilità di consumare all’interno oppure all’esterno senza però il servizio al tavolo) è necessario il bagno?
L’utente vorrebbe realizzare il magazzino, lo spogliatoio e il bagno per i dipendenti al primo piano (a cui ci dice che si accede da una porta sul retrobottega che affaccia su vano scala interno condominiale. Tale ampio locale di antibagno e bagno è della stessa proprietà).
A noi non sembra fattibile ma l’utente ci dice che ha già locali su altri comuni della Toscana senza bagno per i clienti.
Grazie per l’attenzione

La legge non prevede l’obbligo del bagno. Tuttavia, l’obbligo potrebbe essere previsto in un regolamento locale. Se non fosse previsto a livello regolamentare, su quale norma si appoggierebbe un divieto di esercizio?
In generale, la somm.ne non assistita è una facoltà insita ab origine nel commercio al dettaglio di vicinato, nella panificazione e, in Toscana, anche nelle attività artigianali alimentari. Essendo una facoltà insita per definizione, l’esercente ha facoltà di esercitarla liberamente (parlo sempre della Toscana). Mettere a disposizione un piano d’appoggio o altro è un quid in più che non snatura l’esercizio commerciale o la gastronomia. e neppure sottende un assenso della PA di nessun tipo (fatti salvi gli aggiornamenti igienico-sanitari)