Grazie tante per aver condiviso questa notizia. Anche io sono interessato all’effettivo risvolto pratico e del peso di questa risposta. Questo perché mi ritrovo ad essere “fuori quel 20%” per un solo posto a parità di punteggio. Leggendo la risposta mi sembra di capire che anche i criteri di scorrimento non dovrebbero essere applicati. E’ una norma assurda. Non solo è pensata male ma è anche scritta male.
Posso chiederti il link per reindirizzarmi al sito dove posso reperire il file. So che hai condiviso l’allegato e ti ringrazio ma non sto riuscendo a trovarlo all’interno del sito della funzione pubblica o all’interno del CDAU. Grazie in anticipo.
Buonasera, lavoro presso l’Università di Trento ed il documento è stato condiviso dai sindacalisti FLC CGIL contestualmente al seguente messaggio
Buongiorno colleghe e colleghi,
l’Ufficio Legislativo del Ministro per la pubblica amministrazione, in risposta al quesito posto dal CODAU, ha sostanzialmente riconosciuto che la deroga di cui all’art 35 co. 5-ter (che consente di scorrere le graduatorie degli idonei) si applica anche ai concorsi banditi sotto le venti unità dalle Università (documento in allegato).
Dato che diversi/e tra voi ci avevano chiesto informazioni in merito, abbiamo contattato gli oppositi uffici dell’Università per capire come questo parere potrà essere recepito in Ateneo e con quali tempistiche. Il parere e’ appena stato espresso e ci sarà da ovviamente da attendere ma vi manterremo informati.
Buona giornata e buon lavoro
Grazie. Questo mi infonde speranza.
Speriamo.
Con riferimento al merito della questione sarebbe ora fondamentale che un significativo numero di università, meglio se tra le più importanti e “di peso” (ad esempio, Padova, Bologna, Milano), scegliessero di aderire a quanto espresso dal parere ministeriale del 4 marzo, nelle more dell’adozione del decreto ministeriale di cui al citato comma 5-ter.
Tale situazione permetterebbe di sbloccare l’impasse riferito a tutti i concorsi banditi dopo l’entrata in vigore della norma ed ottenere anche un significativo risparmio per le amministrazioni.
Salve,
ci sono novità su questo argomento?
Grazie.
non specificamente per le Uni ma per l’applicazione della taglia idonei in sé si veda il mio post da qui…
Al momento sul lato Universitario nulla.
Salve a tutti. Vi sono per caso novità sul tema taglia idonei sul personale TAB delle Università?
Durante questi mesi, ho partecipato a ben 3 diversi concorsi per personale TAB banditi dalle Università non riuscendo a rientrare tra gli idonei per una manciata di posizioni. Ebbene, mi trovo a constatare un’effettiva riluttanza dei dirigenti, delle suddette Università, di adeguarsi al parere espresso, al CODAU, dal capo dell’ufficio legislativo del Ministro della pubblica amministrazione. Le uniche Università che si stanno opponendo in maniera esplicita sono, al momento, quelle di Padova e Trieste. Ho provato anche a mettermi in contatto con i vari rappresentanti sindacali presenti nelle Università e anche loro mi confermano la presa di posizione della direzione di applicare la norma anche per bandi inferiori a 20 unità. Mi è stato chiesto inoltre dalle RSU se fossi a conoscenza di ulteriori documentazioni o pareri che potrebbero essere portati a conoscenza degli organi direzionali in fase di confronto. Io sinceramente non sono più riuscito a trovare nulla. Il MUR, sulla questione sembra latitante.
Volevo chiedere se qualcuno di voi è riuscito ad avere ulteriori novità in merito, oltre a quest’ultimo parere fornito al CODAU.
Buonasera, ci sono novità?
Salve. Si ci sono delle novità nel mondo universitario.
Nel corso del 2024 ho partecipato a diversi concorsi per personale TAB banditi dalle università italiane. Le posso dire che alcune di queste università, stanno disapplicando la taglia idonei proprio sulla scorta del parere fornito al CODAU da parte del capo dell’ufficio legislativo del ministro della PA. Io stesso sono stato assunto recentemente con scorrimento da un’università italiana grazie al fatto che il Consiglio di amministrazione con delibera si è uniformato all’interpretazione del suddetto parere. Il concorso era inferiore alle 20 unità.
La questione però al momento rimane nell’area dell’incertezza a mio parere. Questo perché non c’è un vero e proprio chiarimento da parte del legislatore. Il solo parere rimane veramente molto debole e qualora in futuro dovessero esserci dei ricorsi o degli interventi da parte dell’autorità competente potrebbe esserci il risco di annullamento dei contratti di assunzione. Ma come dicevo prima, questa è una mia riflessione e preoccupazione sullo stato cui mi trovo adesso e tanti altri ragazzi assunti con queste modalità.
Quindi, nei concorsi cui state partecipando dovete chiedere agli uffici deputati alle selezioni concorsuali se sanno darvi qualche informazione se l’università applica o meno la taglia idonei per concorsi banditi con un numero inferiore alle 20 unità.
Se state partecipando invece ad un concorso superiore alle 20 unità ahimè non ci sono margini di manovra al momento. La norma è rigida e la taglia idonei viene applicata.
Grazie per la sua testimonianza.
Se le università si uniformassero e tutte non applicassero la taglia idonei (per concorsi sotto le 20 unità), credo che quello basterebbe a tenere come valido il parere ministeriale (senza aspettare quindi un decreto).
Ma sta parlando quindi di assunzione a TI? Ed in quale Università, se posso chiedere? Grazie.
Si, sono d’accordo con la sua riflessione. Più università si uniformano più diventerà improbabile e consuetudinario la non applicaizone della taglia idonei per quella tipologia di concorsi.
Sono stato assunto a tempo indeterminato. La taglia idonei, paradossalmente, non viene applicata nei concorsi della PA a tempo determinato.
Sull’università, le posso dire che questa fa parte delle prime 8 università italiane per numero di iscritti.
Saluti.
il discorso sopra o sotto 20 unità è una malintesa applicazione (leggasi faccio io legge per conto mio, da parte dei banditori di concorso in ambito universitario) del limite che la legge rivolge alle sole autonomie locali, nelle quali propriamente le Uni non rientrano.
Altro segno dei tempi (e dei luoghi) nella applicazione (distorta) di una legge di per sè discutibile…
Buongiorno a tutti,
io scriverò al CODAU per chiedere di superare, a livello nazionale, il blocco dell’utilizzo delle graduatorie dei concorsi pubblici indetti dalle università per il reclutamento di personale tecnico e amm.vo, successivamente all’entrata in vigore della legge c.d. legge “taglia idonei”.
Farò leva sul fatto che alcuni atenei, in forza del parere dell’Ufficio Legislativo del Ministro per la pubblica amministrazione, hanno già sbloccato l’utilizzo delle graduatorie dei loro concorsi a tempo indeterminato, chiedendo quindi di salvaguardare una parità di trattamento tra cittadini che hanno partecipato a concorsi uguali banditi da atenei diversi.
Altro punto da sottolineare è che si tratta anche di un discorso di efficienza dell’azione amministrativa, nel momento in cui si eviterebbe di dover bandire un numero esagerato di concorsi, potendo tranquillamente utilizzare graduatorie regolarmente formate e disponibili per posizioni assimilabili a quelle scoperte.
Ho anche già contattato OOSS e RSU di Ateneo, quindi potreste sentire anche loro.
Più persone si fanno sentire, più probabilità ci sono che questa impasse si sblocchi.
Grazie dell’attenzione.
Ci sono stati sviluppi?
Io ho provato a contattare sia CODAU che le università ma nessuna risposta
Buonasera,
da parte mia non ho avuto nessuna risposta che dia sviluppi “concreti” (dal CODAU nessuna risposta).
Ci sarà il convegno annuale del CODAU dal 19 al 21 settembre, io spero affrontino l’argomento in quella sede.
Spero di ricevere/dare aggiornamenti positivi presto, un saluto.
Salve a tutti,
ci sono novità dopo il convegno annuale del CODAU?
Grazie mille, buon lavoro a tutti.
Alice
Ho seguito il convegno, da quello che ho capito è emerso che comunque le università Italiane sono sotto organico in termini di PTA.
A livello pratico non hanno discusso sulla norma taglia idonei.
Con la legge di bilancio 2025 prevedo un peggioramento della situazione per il personale tecnico amministrativo dell’università