Avvio esercizio di vicinato- autorizzazione sanitaria in luogo del certificato di agibilità

Salve è stata presentata allo sportello SUAPE la dichiarazione di inizio atttiivtà di un esercizio di vicinato dichiarando gli estremi dell’autorizzazione sanitaria del 1982 in luogo degli estremi dell’agibilità. Il tecnico che ha predisposto la pratica afferma che l’autorizzazione sanitaria assorbe il certificato dell’agibilità perchè appunto nel 1982 l’autorizzazione sanitaria certificava l’agibilità. C’ è da dire che dal 1982 ad oggi nel locale si è sempre svolta l’attiivtà di esercizio di vicinato seppur con diversi titolari.
E’ corretto il parere del tecnico circa l’equiparazione dell’autorizzazione sanitaria del 1982 al certificato di agibilità oppure in caso contrario si dovrebbe avviare il procedimento per la dichiarazione di non prosecuzione dell’attività?
Grazie.

vedi qua:

Di fronte alla dichiarazione di un tecnico, che non è nemmeno necessaria per la procedura di specie, io farei le verifiche presso il servizio urbanistica se, davvero, quel fabbricato, è da ritenersi agibile ex lege. La dichiarazione di per sé è accettabile. La legge non impone, come requisito sostanziale della SCIA l’allegazione del certificato: la SCIA è ricevibile e, nel caso, saranno effettuati i relativi controlli su quanto dichiarato.