Home Restaurant in forma imprenditoriale

Buongiorno,

Al nostro sportello SUAP (Toscana) è giunta una pratica di avvio attività di home restaurant in forma imprenditoriale. Il nostro portale telematico regionale prevede questo tipo di attività nonostante non sia normato neanche a livello nazionale finora e noi come Comune abbiamo emesso una direttiva di Giunta per dare una linea quanto più definita a chi volesse intraprendere questa attività.
L’impresa che svolge l’attività ha una P.Iva ma non risulta iscritta in camera di commercio, infatti tramite il portale Telemaco non riesco a trovarla. Mi chiedo pertanto se, dichiarando di svolgere l’attività in forma imprenditoriale, sia necessario che la stessa sia iscritta in Camera di Commercio; dovrei inoltrare io come Ufficio SUAP la pratica all’Ufficio competente della CCIAA?

Grazie a chi mi potrà rispondere.

Anche sulla base delle disposizioni approvate localmente dovrà essere verificata la sussistenza dei requisiti di esercizio. Come già evidenziato, in assenza di una specifica normativa nazionale o regionale, al momento l’home restaurant appare sotteso al rispetto dei medesimi requisiti di una qualsiasi altra attività di pubblico esercizio per somministrazione di alimenti e bevande.

Per tale ragione, l’impresa è tenuta a costituirsi e registrarsi in camera di commercio entro i termini di legge esistenti. L’impresa può non essere già attiva ed individuabile da piattaforme CCIAA, anche al netto di eventuali attività istruttorie da espletarsi in carico alla CCIAA stessa, tuttavia, in ogni caso, l’impresa non potrà continuare ad esercitare laddove non perfezioni l’iscrizione entro i termini stabiliti.

Al momento può pertanto risultare opportuno contattare la CCIAA per verificare se esistano pratiche in sospeso intestate al soggetto giuridico in questione; quindi sollecitare l’impresa a perfezionare la procedura di registrazione in CCIAA.
Laddove le casistiche di questo tipo perdurino nel corso del tempo, avendo il Vs. Ente dimostrato interesse nel regolamentare la fattispecie di attività, tanto vale adottare un apposito regolamento comunale al riguardo in cui siano specificati ancor meglio i requisiti e limiti di esercizio dell’home restaurant.

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