Buongiorno, scrivo da un Ufficio Suap della Toscana. Spesso al nostro Ufficio arrivano delle SCIA con errori di compilazione o con delle mancanze/incongruenze che si potrebbero tranquillamente evitare se solo il tecnico che le presenta o il richiedente facessero una telefonata o scrivessero all’Ufficio per assicurarsi di come poter presentare l’istanza correttamente. Solitamente noi seguiamo la prassi per cui redigiamo un atto di conformazione o richiesta integrazioni per poter regolarizzare la pratica ma questo porta via del tempo prezioso per gli altri compiti dell’Ufficio. Io personalmente ritengo che spesso basterebbe chiedere all’interessato di mandare una PEC al protocollo con la quale chiede di poter annullare la pratica inesatta e poi ritrasmetterla da zero, essendo a conoscenza degli errori da non fare; magari in questo secondo caso, se la ri-trasmissione avvenisse dopo pochissimi giorni, ritengo che sia possibile allegare alla stessa anche il pagamento dei diritti di istruttoria della pratica annullata.
Come agite voi nei vostri uffici in questi casi? come siete abituati ad affrontare queste situazioni?
Grazie mille e buon lavoro.
Intanto vedi:
Qua trovi un sentenza particolare: