Spese correnti e fpv

E’ corretto dire che il Il fpv si forma solo se vengono accertate entrate vincolate che finanziano spese esigibili in esercizi successivi.

Ipotesi, acquisto cancelleria, impegno di Euro X, anno N finanziata da entrate correnti non vincolate. Al 31/12 dell’anno N, nonostante la procedura di affidamento diretto si sia conclusa, perchè il fornitore con un contrattempo il 31/12 mi dice che mi consegnerà il materiale il 2/01. Ipotesi che non ho chiare:

1.rientra nel caso del fatto sopravvenuto? Quindi impegno preso va nel FPV di parte corrente, il 2/01 faccio variazione nello stanziamento correlato e pago il fornitore che mi ha consegnato la merce
2. l’impegno mi va in economia. In questo caso devo aspettare il riaccertamento per poterlo reimputare?

Quale ipotesi è giusta? (o magari nessuna)
Non ho ben chiaro i casi in cui si utilizza il FPV per le spese correnti.
Grazie per un chiarimento

Ciao, l’argomento interessa anche a me e spero che qualcuno possa spiegarlo. Oggi mi è stato chiesto proprio ad un orale : cosa bisogna fare al 31/12 in una situazione del genere? Ho risposto che l’impegno va in economia e che bisogna reimpegnarlo l’esercizio successivo…Ma la commissione voleva sapere esattamente come si esegue questa operazione e onestamente non mi è ancora chiaro il passaggio nella pratica.

A tutt’ora non ho trovato soluzione. Qualcuno che possa chiarirci finalmente la questione?

Ciao,
considerando la difficoltà dell’argomento, ma anche l’importanza di affrontarlo per capirlo bene provo a rispondere partendo dalla disposizione sull’impegno di spesa disciplinato dall’art 183 del Tuel e dal principio applicato della competenza finanziaria potenziata di cui all’All. 4/2 del Dlgs 118/2011 che specifica: “le obbligazioni giuridiche perfezionate sono registrate nelle scritture contabili al momento della nascita dell’obbligazione, imputandole all’esercizio in cui l’obbligazione viene a scadenza. La scadenza dell’obbligazione è il momento in cui l’obbligazione diventa esigibile”.

L’ipotesi:
acquisto cancelleria, impegno di Euro X, anno N finanziata da entrate correnti non vincolate. Al 31/12 dell’anno N, nonostante la procedura di affidamento diretto si sia conclusa, perché il fornitore con un contrattempo il 31/12 mi dice che mi consegnerà il materiale il 2/01.

Nell’ipotesi, al 31/12 dell’anno x (esercizio) la procedura di affidamento è ormai conclusa, quindi sia ha un obbligazione giuridicamente perfezionata che viene registrata e imputata nelle scritture contabili dell’esercizio x (anno di scadenza - esigibilità) perché sulla base dell’art 183 Tuel:

  • è stata determinata la somma da pagare (importo impegnato nell’apposito capitolo con la determina di individuazione del fornitore, importo inserito nel contratto);
  • il soggetto creditore è stato individuato (il fornitore di carta);
  • la ragione del debito è stata individuata (necessità di acquistare la carta per le attività correnti dell’ente che ha portato alla stipula del contratto di fornitura e vincola giuridicamente l’ente ad adempiere all’obbligazione);
  • la scadenza è individuata perché la carta deve essere consegnata entro il 31/12/x (imputazione dell’impegno nell’apposito capitolo di bilancio dell’esercizio x, cioè l’anno in cui deve avvenire la prestazione, quindi l’obbligazione è esigibile);
  • il vincolo sulle previsioni di bilancio è stato posto nell’esercizio x (apposizione del visto di regolarità contabile attestante la copertura finanziaria sulla determina di impegno, a favore del fornitore, che la rende esecutiva).

Il 31/12 dell’esercizio x il fornitore comunica che a causa di un contrattempo, non riuscirà a consegnare la carta come stabilito (31/12/x), ma che la consegnerà il 02/01 dell’esercizio x+1:

  1. L’acquisto di carta è una spesa corrente finanziata con entrate correnti non vincolate, in questo caso non credo si formi il fpv (che si ha nei casi di spese di personale, prestazioni legali e spese finanziate da entrate vincolate). Inoltre non si forma un residuo passivo perché al 31/12/x non é esigibile cioè non è avvenuta la prestazione.
    Si dovrebbe trattare di un impegno da reimputare perché l’esigibilità (la scadenza, intesa come il momento in cui viene adempiuta la prestazione) non è più nell’esercizio x ma in quello x+1.
    In questo caso una volta avvenuta la regolare consegna della carta (02/01/x+1) si potrebbe fare una determina, che con un adeguata ed esaustiva motivazione modifica parzialmente la precedente, con la quale si da atto che non è avvenuta la consegna della carta nell’anno x e che si reimputa l’importo della spesa nello stesso capitolo dell’esercizio x+1, in luogo di quello originariamente previsto (fermo restando che ci siano gli stanziamenti). Credo che per gli impegni fatti a fine anno, un ritardo nella consegna può succedere, farlo rientrare nel fatto sopravvenuto o in una causa di forza maggiore per 2 giorni forse è eccessivo.
  2. In sostanza l’impegno fatto nell’esercizio x decade, va in economia e incrementa il risultato di amministrazione. Non essendo un residuo passivo non sarà oggetto di riaccertamento e non credo che per i residui si possa parlare di reimputazione.

Spero che il ragionamento possa andare bene. Se non è corretto sarebbe utile capire in che punto esattamente è l’errore. Aspettiamo che il dott. Simone.Chiarelli o Fiorenza_Bianchini, o chi è molto più esperto di me possa intervenire.
Grazie

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